Ho avuto il grandissimo piacere di immaginare un progetto per una graphic novel con Ilaria Urbinati. Purtroppo non ha trovato casa, ma tenermi queste cinque bellissime tavole realizzate per il proposal chiuse nell’hard disk, mi pareva troppo egoistico.

La storia parlava di morte, ricordi ed emozioni. Claudio, il protagonista è un tanatoesteta affetto da prosopagnosia, un deficit che gli impedisce di riconoscere a livello emotivo i volti delle persone che lo circondano.

Per compensare il suo limite emotivo, Claudio si è fatto una corazza fatta di storie, alimentando un sacco di leggende che circolano sul suo conto, come quella per cui è noto come il “ladro di baci”.

Cecilia ha appena perso la sorella a cui era molto legata. E’ così che incontra Claudio. in realtà lo conosceva già, perché anche sua sorella era stata una vittima del “ladro di baci”. Solo che Claudio non dà segno di riconoscere né lei né la salma.

E’ per rabbia che Claudia inizierà a farsi largo nella vita di Claudio, scoprendo la realtà della sua condizione e decidendo di farsi strada in quel labirinto di storie che Claudio si è costruito intorno per proteggersi per trovare un varco e allungare una mano verso di lui.

Con Silvano Beltramo (cercalo in PERSONE e scopri che altro abbiamo combinato insieme) era venuta fuori questa idea di creare una storia recuperando un personaggio fuori copyright: Dr. Syn, alias Scarecrow, personaggio mascherato di un serial prodotto dalla Disney negli anni ‘60 e interpretato da Patrick McGoohan, famoso soprattutto per essere il protagonista del serial Il Prigioniero

Tra le varie idea che ho proposto a Silvano, alla fine abbiamo esplorato quella di un futuro distopico dove le creature della notte governano sull’uomo. Lo Scarecrow è uno spauracchio che appare per difendere gli uomini dai mostri: che sia il primo passo per una ribellione?

Un po’ di ambizioni metalinguistiche e metanarrative puntavano a trasformare la storia di avventura in un manifesto al potere stesso delle storie e delle leggende.

Il progetto non ha trovato casa, e per ora resta fermo in un cassetto virtuale: ma era un peccato tenere nascosti questi disegni!

Un progetto che purtroppo è rimasto sospeso e senza casa, in cui ho avuto il piacere di collaborare con alcune talentuose illustratrici

Con Giulia avevamo esplorato una storia di violenza domestica… e un poco di orrore.

Dal tratto realistico ed espressivo, Giulia è una forza della natura.

Con Paola abbiamo affrontato una storia di accettazione, donne gatto e… kung fu.

Paola in fondo ha molto da dire su sport e felini…

Con Melissa avevamo esplorato una storia di “mantidi religiose”, che mixava sensualità e orrore. corde perfette per le sue incredibili matite.

Cortometraggio

Regia di Mattia Puleo

Interpreti: Cristiano Falcomer, Paolo Mazzini

Ti svegli e il mondo è finito. Sei l’ultimo uomo sulla Terra. E allora chi è quel tizio in cucina che ti ha preparando la colazione?

Vita. MORTE.

La Fine è dietro l’angolo. Ma chi ha detto che deve finire nella solitudine? Chi ha detto che qualcuno non possa scegliere di concedersi un piccolo premio, prima di chiudere definitivamente la porta del mondo?

Purtroppo, per varie vicissitudini, il corto è arrivato al montaggio finale ma non alla finalizzazione definitiva e non è mai stato distribuito.

Nel corto hanno recitato:

Mauro Simolo

Enzo Zammuto

Serena Maitan

Musiche di: Andrea

Regia: Almost With Glasses (ovvero i Sono Cose Serie in incognito o quasi)

Un corto incompiuto.

Che poi le cose sono cominciate così. Io gestivo una fumetteria, Matteo era un cliente, Michelangelo l’amico grafico. Matteo vuole fare un corto per mettere in pratica alcune tecnologie informatiche sugli effetti speciali. Gli serve una storia adatta. Io gli parlo di un precario supereroe.

Incontri, cene, chiacchiere, scrittura, spunti. Michelangelo storiborda e realizza tutta una serie di finti loghi, sottopancia e tanto altro. Contattiamo improvvisatori, facciamo provini e poi ci spariamo tre giorni di riprese. Il set principale: il mio appartamento dell’epoca (e si vede)

Serate a colpi di pizza e montaggio in fumetteria. Ed eccoci lì. il corto è fatto, c’è tutto.

Ah no, manca la breve parte degli effetti speciali. Per una serie di circostanze, problemi e tesi varie, quella da cui era partito tutto è quello che rimane al palo e che trasforma questo corto in un incompiuto. Peccato non aver visto in azione il turbinante criminale Turpiloquio…

Però ha fatto nascere Sono Cose Serie

Persistent Vegetative State. Stato Vegetativo persistente.

Era un progetto multimediale, un po’ ambizioso e probabilmente pensato nel momento sbagliato (direi forse un po’ in anticipo sui tempi)

Un cortometraggio. Un lungometraggio e poi derive in altri media. Con Mattia Puleo e una zampa della squadra di Sono Cose Serie (Michelangelo Alesso è il colpevole delle grafiche) abbiamo sviluppato un lungo dossier di questa storia dove l’epidemia zombie nasceva in conseguenza di una serie di disturbi psichiatrici.

L’attore Paolo Mazzini si era prestato per qualche prova e primo esperimento, e una parte di quel lavoro è poi convogliato in una campagna contro i tagli alla cultura con l’allora progetto 7Samurai di Puleo.